Nel 2021 la pandemia ha modificato il nostro modo di lavorare e ha evidenziato l’importanza d’infrastrutture di telecomunicazione resilienti e di elevata qualità.
L’ampliamento del 5G prosegue, anche se per ora ha subito una battuta d’arresto provocata dalle difficoltà di approvvigionamento di componenti elettronici e dalle opposizioni alla costruzione di antenne. La tecnologia 5G è tuttavia efficiente e in grado di soddisfare l’aumento della domanda di servizi di dati mobili.
L’onda verde sta anche modificando marcatamente il settore TIC, ragion per cui in Svizzera si osserva una crescita nel mercato degli smartphone usati. Tale consapevolezza ambientale si avverte anche tra i fornitori di apparecchiature, per i quali l’obbligo di ridurre drasticamente l’impronta di CO2 è un vero e proprio motore dell’innovazione.
Il settore delle telecomunicazioni inizia così a sviluppare una piena consapevolezza degli aspetti ecologici. Per esempio, la maggiore efficienza dei dispositivi consente di ridurre il consumo di energia. Si va delineando un approccio globale. Dalla produzione di componenti fino alla memorizzazione dei dati, il settore investe nella ricerca per raggiungere alcuni dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Finora il potenziale del 5G non era stato ancora sfruttato appieno. Nel settore si registra una domanda relativa all’uso della telefonia mobile nei settori della produzione e della logistica. Attualmente, il 5G consente di gestire soprattutto il massiccio aumento del volume di dati utilizzati dai privati, che raddoppia ogni due anni circa.
Questo aumento del traffico di dati si è riscontrato anche nelle infrastrutture di rete fissa, con l’introduzione di nuovi modelli di lavoro e l’uso di video-on-demand. Inoltre, il telelavoro ha evidenziato la necessità di una comunicazione più simmetrica, che potrebbe confluire nelle considerazioni sul servizio universale.
La ComCom partecipa alla discussione sul futuro fabbisogno di infrastrutture di rete fissa e mobile a livello nazionale. Ha quindi partecipato al dibattito sul servizio universale e sullo sviluppo di una strategia nazionale per i servizi di banda ultra larga e ha presentato le sue proposte alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N).
Benché disponga di un’infrastruttura di elevata qualità, la Svizzera è in ritardo rispetto alla media dei Paesi OCSE per quanto concerne l’espansione della fibra ottica sino al domicilio del cliente (Fiber to the Home, FTTH) e continua a registrare prezzi superiori alla media.
Nel 2022 la ComCom celebra il suo 25° anniversario. Insieme al suo Segretariato, la Commissione intende contribuire anche in futuro allo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, essenziali per il buon funzionamento della nostra società.
Adrienne Corboud Fumagalli, Presidente della ComCom
Febbraio 2022